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utilizzati dei cubetti di calcestruzzo (lato = 100 mm) esposti ad un’atmosfera ricca di
anidride carbonica, e quindi tale da accelerare l’evoluzione del fenomeno. Dai cubetti sono
state estratte delle micro-carote (Ø = 17 mm) sulle quali è stata determinata la profondità
di carbonatazione mediante un indicatore per la determinazione del pH. La zona
carbonatata è evidenziata dalle zone gialle alle estremità dei campioni (Fig. 7).
Figura 7. Campioni di polvere e micro-carota estratti dallo stesso cubetto di calcestruzzo e
trattati con un rivelatore di pH; variazione della profondità di carbonatazione lungo il
perimetro di una micro-carota (intervallo della griglia = 1 mm).
La misura è stata quindi ripetuta forando i cubetti con un trapano a percussione e
raccogliendo la polvere in provette trasparenti dotate di taglio laterale, in modo da
consentire il trattamento con lo stesso rivelatore di pH utilizzato per la tecnica tradizionale.
Nei campioni di Fig. 7 si osserva che la polvere trattata mostra la medesima alterazione
cromatica delle micro-carote, anche se lo spessore interessato è amplificato del rapporto
tra la lunghezza del campione di polvere e la profondità del foro (pari circa a 2:1 in queste
prove). Il confronto tra i due tipi di analisi porta a dei valori medi di 7 e 10 mm determinati
sui due estremi della carota, contro le corrispondenti profondità di 6 e 8 mm stimate
mediante i campioni di polvere. Differenze di questo ordine di grandezza sono trascurabili
se rapportate alla dispersione dei risultati tipica delle osservazioni in situ.
Nel caso della micro-carota il confronto è reso più difficile dal fatto che a causa degli
aggregati lo spessore carbonatato può presentare un profilo irregolare, con variazioni
anche notevoli (da 5 a 20 mm lungo l’intero perimetro nell’esempio di Fig. 7). Viceversa, si
può assumere che il campione di polvere fornisca già un valore medio dell’alcalinità del
materiale ad una data profondità, il che facilita la determinazione di un valore
rappresentativo per il punto esaminato.
L’aspetto di sicuro interesse della tecnica basata sull’analisi delle polveri è la notevole
rapidità di esecuzione (dell’ordine di un minuto a prova) e la facilità di applicazione sul
campo, non essendo necessario l’allacciamento alla rete elettrica e il raffreddamento
mediante acqua che invece è richiesto per l’estrazione delle carote. Anche il danno
arrecato alla struttura viene ridotto, essendo sufficiente la perforazione di fori di piccolo