Page 58 - Master Magazine 9
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(x-y)
(b)
0.006
0.004 2b 2b
0.002
3b
0.000
-0.002
0 10 20 30 40
profondità (mm)
T max (x-y)
(°C) 0.008
vertice
600
0.004 carota
400 470°C
lato
200 0.000
(c) polveri (f)
0 -0.004
0 10 20 30 40 0 20 40 60
profondità (mm) profondità (mm)
Figura 12. Esempi applicativi di misure colorimetriche: (a) distacco del copriferro della
nervatura di un tegolo prefabbricato ad opera delle dilatazioni termiche e confronto tra i
profili dell’alterazione cromatica (b) ed i gradienti termici stimati a partire dalla
modellazione dello scenario d’incendio (c); confronto tra le analisi di una carota (d) e di un
campione ordinato di polvere di perforazione (e).
Di questo approccio, che mira alla combinazione delle due tecniche della resistenza alla
perforazione e dell’analisi colorimetrica, è allo studio un’ulteriore variante basata
sull’ispezione del foro mediante un endoscopio munito di telecamera. Con opportune
tecniche di fotoraddrizzamento è possibile sviluppare nel piano la superficie interna del
foro, costruendo un’immagine digitale da sottoporre alle analisi già discusse.
5. Conclusioni
La presente nota riassume alcuni recenti sviluppi delle ricerche svolte dall’autore nel
campo dell’identificazione del degrado delle strutture in calcestruzzo armato. Le tecniche
proposte si basano su strumentazioni relativamente semplici, messe a punto modificando
le attrezzature già disponibili in laboratorio (carotatrice, trapano a percussione) o basate
su un uso opportuno di apparecchiature largamente diffuse (macchine fotografiche digitali
e schede multifunzione per acquisizione dati). Un’altra caratteristica di sicuro interesse per
le applicazioni sul campo è quella della immediata disponibilità dei risultati, che facilita la
pianificazione di eventuali ulteriori approfondimenti sulle condizioni dell’opera. Vi è infine
il vantaggio derivante dalla possibile combinazione di più tecniche, come il controllo del
processo di estrazione di un campione e la successiva analisi dello stesso a piè d’opera o in
laboratorio.
Entrando nel merito delle singole tecniche, le prime esperienze sul loro utilizzo, focalizzate
in particolare sul danno termico da incendio e sulla carbonatazione, hanno permesso di
tracciare le seguenti considerazioni conclusive.