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Il rilievo in continuo dei parametri di perforazione e carotaggio consente di ricostruire un
profilo della risposta del materiale nel caso di una forte variazione delle proprietà
meccaniche con la profondità dalla superficie. L’energia specifica dissipata dipende meno
dalla scelta dell’utensile o dalla spinta esercitata, ma non è molto sensibile in presenza di
un degrado di lieve entità. Il contrario si può dire per la velocità di avanzamento della
carotatrice, che è meno facilmente riconducibile alle proprietà meccaniche del materiale
ma diventa un buon indicatore se rapportata al valore di riferimento del calcestruzzo
integro a fine foro.
L’analisi di un campione ordinato della polvere prodotta durante la perforazione è un
metodo di particolare praticità operativa, che fornisce risultati confrontabili con la
tradizionale estrazione di carote ma permette di limitare il danno arrecato alla struttura.
Con una opportuna scelta del contenitore di raccolta è possibile svolgere un primo esame
visivo o un’analisi colorimetrica della polvere, oltre che applicare un comune rivelatore di
pH per la determinazione della profondità di carbonatazione.
La valutazione delle alterazioni cromatiche del calcestruzzo a partire dall’analisi delle
immagini digitali dei campioni è una tecnica particolarmente semplice, che consente di far
fronte all’eterogeneità del materiale sfruttando l’elevato numero di misure ottenute in una
sola ripresa. Anche in questo caso l’interesse non è rivolto ad una determinazione accurata
del colore in termini assoluti, quanto ad un confronto col materiale integro, che spesso è
presente nella stessa inquadratura. L’analisi dei dati può essere basata sull’impiego di
comuni programmi per l’elaborazione di immagini o, in maniera più rigorosa, utilizzando le
routine disponibili in numerosi linguaggi di programmazione. Per limitare l’impatto dovuto
all’estrazione dei campioni, è allo studio la possibile combinazione con le tecniche di
perforazione, mediante l’analisi delle polveri prodotte o l’esame delle pareti del foro con
un endoscopio.
Bibliografia:
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