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partizioni interne in edifici a telaio. Sulla base della conoscenza della tipologia dei materiali
adottati e della loro quantità, è stato possibile stimare con precisione la massa volumica
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delle pareti, che risulta pari a 0.918 t/m . Dopo un’ulteriore fase di sperimentazione, le
tamponature sono state intonacate su entrambi i lati con uno strato di intonaco a base di
gesso dello spessore medio di circa 0.7 cm. La massa volumica delle pareti intonacate è
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stata stimata in 1.192 t/m . Una vista globale del telaio tamponato è riportata in Figura 3d.
3.2 Caratterizzazione dinamica del telaio
In questa sezione vengono descritti i test eseguiti e i risultati ottenuti per caratterizzare il
comportamento dinamico globale del telaio di laboratorio oggetto di studio. I parametri
modali (frequenze e forme modali) sono stati determinati attraverso analisi modali
operative (OMA) e analisi modali sperimentali (EMA) basate sulle accelerazioni misurate
sul telaio a seguito di prove di vibrazione ambientale e di impatto. La ridondanza dei test
ha lo scopo di accrescere l’attendibilità dei risultati riducendo le incertezze sulla dinamica
del sistema. Nel caso delle prove di vibrazione ambientale, l’eccitazione è fornita
dall’ambiente circostante, ossia da attività di tipo antropico e da microtremori terrestri, e
fornisce un basso livello di eccitazione alla struttura, sia in termini di accelerazioni che
spostamenti. Nelle prove di impatto, invece, l’eccitazione è fornita mediante delle battute
sulla struttura, applicate con un martello strumentato. L’intensità dell’eccitazione in
quest’ultimo caso risulta maggiore rispetto al rumore ambientale. Come già anticipato, le
due tipologie di prova sono state effettuate nelle 3 differenti fasi costruttive del telaio (P1,
P2 e P3).
La strumentazione adottata per effettuare le prove dinamiche si compone di 6
accelerometri piezoelettrici monoassiali a basso rumore di fondo, con sensitività 10 V/g,
range di frequenza 0.07 – 300 Hz e 1 μg di risoluzione. I sensori vengono collegati al
sistema di acquisizione mediante cavi coassiali. I dati sono acquisiti tramite un computer
portatile equipaggiato con un software implementato in ambiente LabView per il
salvataggio dei dati e il controllo real-time della risposta spettrale delle accelerazioni
durante lo svolgimento delle prove. Per le prove di impatto è stato utilizzato un martello
strumentato caratterizzato da una sensitività di 0.23 mV/N, range di misura di ±22240 N
(picco) e massa di circa di 1 kg. La durata di acquisizione delle prove di vibrazione
ambientale, di circa 20 minuti (ad una frequenza di acquisizione di 2048 Hz) è stata definita
per ottenere registrazioni di lunghezza adeguata a una stima affidabile dei parametri
modali [30]. Per le prove di impatto, è stata registrata la risposta strutturale per un tempo
di 50 s, ad una frequenza di campionamento di 2048 Hz. I 6 accelerometri, posizionati al di
sopra della soletta in c.a. secondo il layout riportato in Figura 4a, hanno permesso
l’identificazione del comportamento dinamico spaziale del telaio, comprese possibili
deformazioni nel piano della soletta dovute alla sua forma rettangolare allungata. Nelle
prove di impatto, i colpi di martello sono stati dati in un angolo della soletta (punto I di
Figura 4a) in maniera da eccitare sia i modi traslazionali che i torsionali.