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pubblicazioni (Giuriani 2004; Tengattini 2006) di analoghe esperienze, si può assumere come
resistenze “V dm” = 6 KN, pertanto l’interasse delle connessioni è pari a 2,34 m, nettamente
maggiore dell’interasse derivante dalle verifiche di stabilità.
Per la verifica a sollevamento del timpano per l’azione tagliante in copertura si è effettuata la
modellazione agli elementi finiti del timpano, con i rispettivi carichi agenti, l’azione di taglio e
l’azione derivante dai carichi verticali (fig. 17).
Figura 17 Modellazione elementi finiti timpano cella “A”
Le azioni verticali sono state modellate come carichi puntuali agenti nell’appoggio della trave in
legno, mentre l’azione di taglio q’ è stata anch’essa considerata agente, in direzione orizzontale,
nel punto di appoggio della trave in legno, ed è così calcolata, posto i=0,55 m interasse delle
travi:
F L V
V = 1 y x ⇒ q1 = nd = , 4 84 kN / m ⇒ q'= q1 i * = , 2 66 kN
1
2 L
y
I risultati delle reazioni vincolari dei nodi alla base sono riportate nella successiva tabella 12, in
cui, direzione “z”, essendo tutte positive tendono a comprimere la muratura e quindi non
sussistono possibilità di ribaltamento del timpano.
La verifiche sulla necessità di inserire degli ancoraggi per contrastare la fase di sollevamento
delle pareti perimetrali consiste nella determinazione dell’azione “na” calcolabile l’espressione
di seguito riportata, in cui, sostituendo gli opportuni termini, si determina un valore pari a -3,64
N/m:
na = (P x l 12 x h 1 + P 3 x h 3 x h 1) / Ly -(g 1 x l 12) / 2
Dato che il valore è negativo, ovvero il peso delle coperture è maggiore delle forze che tentano
di sollevarla, pertanto non vi è rischio di sollevamento delle coperture e, quindi non si
disporranno ancoraggi aggiuntivi.