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1. La zona 1 è disposta tra la sezione 2, subito a valle dell’attraversamento, e la sezione 1
(exit section) e all’interno della quale avviene l’allargamento, contraddistinta da ingenti
scarichi di energia per la presenza
di ragguardevoli manifestazioni di
turbolenza. L’intervallo Le in cui si
Zona 3
esplica l’espansione è legato all’
Zona 2 angolazione ER e, inoltre, è
condizionato dalla velocità della
corrente vicino l’imbocco e dalle
caratteristiche geometriche e
morfologiche del tratto dell’alveo
coinvolto. La distanza in oggetto
Zona 1 ovvero quella necessaria alla
portata idrica per ritornare a
Fig.7 riempire l’intera larghezza del corso
d’acqua è mediamente pari a circa
4 volte la larghezza delle pile o delle spalle sporgenti in alveo. Se si rilevano più pile
alloggiate in alveo, come si riscontra sovente, per strutture a più campate, la contrazione
per ogni campata è definita dalla metà di due pile.
2. La zona 2 interessa la porzione di spazio sottesa dalle sezioni 2 e 3. All’interno si possono
originare notevoli fenomeni turbolenti con conseguenti eventi dissipativi legati al
violento aumento della velocità oltre che alla genesi di flutti trasversi nel caso la corrente
diventi veloce.
3. La zona 3, rientrante tra le sezioni 3 e 4, specifica l’area in cui la corrente affronta una
contrazione per varcare la sezione d’ imposta delle spalle. La vena fluida subisce un
incremento progressivo del vettore velocità commisurato al livello di riduzione imposto.
La stima della distanza Lc tra la sezione 4, in cui inizia la contrazione, e le spalle del ponte
rientra come ordine di grandezza nella misura caratteristica di ingombro del tratto
fluviale, ovvero una pila, una spalla o il valore medio della loro dimensione trasversale in
ragione delle condizioni al contorno. In questo contesto l’entità dei fenomeni dissipativi
è piuttosto modesta rispetto alle zone di cui ai punti precedenti e risalgono alla forma
delle pile.
Lo studio idrodinamico narrato fin qui vale per qualsiasi tipologia di contrazione della
sezione di deflusso, indipendentemente dal grado di restringimento imposto dalle opere di
attraversamento e dalle sue opere accessorie.
È bene sottolineare, in questa sede come una corrente idraulica ha comportamento
analogo a quello descritto anche in presenza di una soglia di fondo (Fig.8), struttura che produce,
allo stesso modo, una riduzione della sezione di deflusso.
Fig.8