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procedure di calcolo.
Tutto questo può condurre al crollo del ponte che usualmente si sviluppa con tempistiche
alquanto celeri; il rapido svaso del volume idrico accumulato a monte si traduce in un aumento,
anche notevole, della portata di piena a valle in relazione alla condizione di alveo indisturbato.
Le ripercussioni disastrose dell’inadeguatezza idraulica delle luci dei ponti collocano la
valutazione della loro vulnerabilità tra le urgenze essenziali degli Organismi preposti alla
salvaguardia e alla sicurezza idraulica del territorio in quanto molte intersezioni strutturali
fluviali, a supporto di complessi viari strategici e di notevole rilevanza, sono stati concepiti e
realizzati in periodi nei quali le conoscenze dei processi idrologici e idraulici erano piuttosto
disarticolate e scarsamente omogenee; pertanto, alla luce delle attuali conoscenze in ambito
idraulico, questi attraversamenti appaiono dimensionati con margini e coefficienti di sicurezza
estremamente ridotti.
Fig.3 Fig.4
2. Deflusso delle acque in corrispondenza di un restringimento di sezione
Per far fronte alle difficoltà e alle complicazioni relative al sormonto dell’impalcato in fase
di piena è fondamentale assicurare il passaggio della portata di progetto attraverso le luci del
ponte, garantendo dei tiranti idraulici compatibili o con le arginature o con le sponde naturali
presenti.
Questo proposito si concretizza con alcuni necessari e sostanziali accorgimenti in sede di
progettazione ovvero prevedendo interventi di adeguamento e rifacimento delle strutture
esistenti.
Le tipologie fondamentali di restringimento della sezione di deflusso di un corso d’acqua
sono due:
a. La contrazione (contraction), con cui si indica solitamente un restringimento che lascia
libera una luce nella zona centrale del corso d’acqua, come avviene nel caso delle spalle
dei ponti o di affioramenti rocciosi laterali che ostruiscono in parte la sezione (Fig. 5).