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dinamiche degli alvei fluviali e fenomeni di instabilità dei versanti. Lo studio di queste interazioni
esige un’indagine approfondita e circostanziata del bacino idrografico in oggetto, che consenta
di esaminare lo stato di fatto nella sua globalità ed interezza, portando in conto oltre che la
tipologia di alveo e il tipo di intervento anche le caratteristiche strutturali e idrauliche delle opere
realizzate, la granulometria di fondo, la geologia e la geomorfologia del bacino. In estrema sintesi
si può asserire che le problematiche di interazione tra corso fluviale e opere strutturale o
idrauliche sono le seguenti:
1. Insufficienza idraulica (luci non idonee, alluvionamento, errata valutazione della
portata al colmo di piena, ecc..)
2. Morfoinvadenza (presenza di corpi franosi nel greto fluviale)
3. Presenza di grossi roditori e mammiferi che vivono in tana
1. Insufficienza idraulica
Le opere strutturali che incrociano il reticolo fluviale, sia principale che secondario,
dovrebbero essere tematica e argomento di ordinario (e non straordinario) impegno da parte degli
organismi e strutture preposti al controllo delle dinamiche idrauliche e ambientali del territorio.
Difatti, sulla scorta delle molteplici catastrofi alluvionali che si sono verificate nell’ambito del
territorio nazionale, si è delineato un livello e un grado di vulnerabilità spesso allarmanti, certificati
dai cospicui cedimenti e collassi (Fig.1; Fig.2).
Fig.1 Fig.2
Tralasciando, in questa sede, le problematiche di crolli o deterioramento dei ponti
prodotte da fenomeni erosivi con genesi di altra specie (sia naturale che artificiale), l’indagine e
lo screening di svariati eventi alluvionali ha posto in rilievo o la presenza di strutture
sottodimensionate da un punto di vista idraulico o la presenza di strutture con luci di efflusso
ostruite da vegetazione e materiale lapideo. In entrambi i casi le condizioni al contorno hanno
indotto rilevanti variazioni plano-altimetriche dell’asse fluviale oltre ad aver influito
negativamente sul regime idraulico delle portate al colmo di piena.
Il sottodimensionamento (Fig.3) delle luci comporta spesso la drastica riduzione della
sezione fluviale e quindi della portata di deflusso con il conseguente rigurgito della corrente e la
formazione di invasi temporanei a monte del manufatto di attraversamento favoriti dalla parziale
ostruzione delle luci del ponte.
L’originarsi di tali accumuli temporanei può portare a conseguenze ed esiti
particolarmente pericolosi. Da un lato può determinare un rilevante innalzamento dei peli liberi
a monte con conseguente sormonto (Fig.4) dell’impalcato, dall’altro il manifestarsi di
sollecitazioni aggiuntive sia sulle pile e sia sull’impalcato, che di norma non sono computate nelle