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- Si realizzeranno delle cordolature in legno per evitare possibili ribaltamenti fuori dal
piano, senza irrigidire pesantemente le strutture;
- Si eliminerà lo strato di conglomerato cementizio esistente al di sopra del solaio,
sicuramente realizzato in epoca post-moderna, e si sostituirà con un betoncino di calce e
pozzolana, leggermente armato con rete in fibra di vetro, connessa alla travi in legno
esistenti e ai nuovi cordoli;
- L’unione delle travi in legno del solaio per avere un comportamento struttuarre uniforme
nel piano;
- La nuova impermeabilizzazione delle coperture.
Tali interventi non produrranno incrementi di carico ai setti murari esistenti né tanto meno
aumenteranno significativamente le rigidezze dei setti murari e del solaio, conservando le
caratteristiche architettoniche delle strutture, conformemente a quanto riportato nella Direttiva
del Presidente del Consiglio dei Ministri 9 febbraio 2011 Valutazione e riduzione del rischio
sismico del patrimonio culturale con riferimento alle Norme tecniche per le costruzioni di cui al
D.M. 14/01/2008, si fa notare come la scelta dei materiali da integrare è del tutto compatibile con
le caratteristiche strutturali e architettoniche riscontrate in loco.