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scelta finale degli isolatori determina un periodo di isolamento allo SLC leggermente maggio-
re, Tis = 3.60 s, rispetto ai 3.5 s previsti in fase di predimensionamento. La capacità di spo-
stamento è maggiore della domanda allo SLC per tener conto dell’effetto dell’eccentricità
accidentale, della combinazione del sisma nelle due direzioni e della variabilità dei parametri
meccanici della gomma (270 mm*1.3 = 351 mm circa). L’ulteriore margine di sicurezza preso
per i dispositivi FSBs rispetto ai HDRBs è associato alla ridotta robustezza intrinseca della ti-
pologia di appoggio che è soggetto ad una perdita di capacità portante verticale una volta
raggiunto lo spostamento associato all’uscita della pasticca dalla piastra di scorrimento. Al
contrario, gli isolatori HDRBs presentano di solito la capacità di sostenere spostamenti mag-
giori di quelli nominali senza una sostanziale perdita di prestazione. Anche la dimensione
della distanza tra la struttura isolata e il muro di sostegno lato monte (400 mm senza impat-
to) e la capacità nominale dei giunti nella zona di accesso all’edificio (350 mm senza perdita
di planarità del giunto) sono tarati per ottenere la massima sicurezza dell’edificio senza in-
crementi significativi di costo. La stessa capacità di spostamento del giunto (350 mm) è stata
garantita anche per tutti gli impianti a servizio dell’edificio, che collegano i laboratori interni
agli edifici esterni di stoccaggio e produzione.
Il sistema di isolamento predimensionato è stato poi verificato con successive analisi struttu-
rali utilizzando un modello completo dell’edificio (sovrastruttura, sottostruttura e sistema di
isolamento comprensivo di isolatori e appoggi scorrevoli) con comportamento lineare degli
elementi, accertandosi che le condizioni necessarie per poter utilizzare un modello lineare
equivalente fossero soddisfatte [12]. Dettagli aggiuntivi sulle analisi effettuate e sulle verifi-
che di sicurezza agli sitati limite SLD e SLV sono disponibili in [1].
2.2 Progetto del sistema di spinta-rilascio
Il progetto del sistema di spinta-rilascio e il relativo muro di contrasto è stato sviluppato in
concomitanza e in sinergia con il progetto dell’edificio stesso. Un vano di spinta per ospitare
il sistema è stato ricavato sul muro di sostegno lato monte, come mostrato in Figura 1: le tre
pareti in c.a. e i 9 pali di fondazione direttamente sotto questo vano sono stati dimensionati
non solo per fronteggiare la spinta del terreno lato monte, ma anche per scaricare in modo
efficace la spinta del sistema al terreno. In Figura 3 sono riportate una sezione ed una vista in
pianta del vano di spinta progettato per la massima forza stimata in fase di progetto pari a
5000 kN. Alcuni particolari accorgimenti sono stati essenziali per garantire il trasferimento di
questa forza, come ad esempio le armature anti-punzonamento sul muro di contrasto o il
calcolo del travone di ripartizione lato edificio, progettato come trave-parete orizzontale
soggetta a carico concentrato secondo lo schema tirante-puntone visibile in Figura 4. Il risul-
tato delle armature progettate è mostrato in Figura 5.