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La determinazione del rischio è ottenuta, in ottemperanza alla direttiva 2007/66/CE, dalla
            combinazione  dei  parametri  di  vulnerabilità,  danno  e  pericolosità  e  condotta  con  approccio
            matriciale.  Nelle  righe  sono  riportati  i  parametri  danno-vulnerabilità  e  nelle  colonne  i  livelli  di
            pericolosità  associabili  agli  eventi  ad  elevata,  media  e  bassa  probabilità  di  accadimento.
            L’implementazione di tale matrice permette l’assegnazione, di ogni elemento esposto, ad una delle
            classi di rischio contemplate nei dispositivi nazionali. Per differenziare l’impatto differente in termini
            di pericolosità per la vita umana e per le attività antropiche, in riferimento alla diversa intensità e
            modalità di evoluzione dei processi di inondazione negli ambiti territoriali considerati, si è di solito
            utilizzare tre diverse matrici (Fig.41)


















                   Fig.41
                   Alla luce di quanto riportato in questo documento è auspicabile, al fine di salvaguardare la
            vita umana, le attività economiche e di contenere le spese relative alla gestione in genere, che
            l’ingegnere strutturista effettui la progettazione delle opere di attraversamento in alveo in stretta
            collaborazione con l’ingegnere idraulico.
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