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In  un’intervista  del  2017  sulla  testata  web  “Ingenio”,  fondata  da  Andrea  Dari,  il  Presidente
            dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano, Ing. Bruno Finzi, afferma: “Quasi tutto questo
            patrimonio  [immobiliare]  si  trova  privo  di  collaudo  statico  e  di  documentazione  relativa  alle
            strutture.  In  queste  circostanze  [si  parlava  del  crollo  della  palazzina  di  Torre  Annunziata,]  è
            fondamentale, ai fini della sicurezza della comunità, poter comprendere se la vita utile della struttura
            può continuare o meno senza interventi di manutenzione.”


            Il 6 maggio 2019, sempre sulla testata web “Ingenio”, l’ing. Bruno Finzi afferma:
            “«La metà dei CIS depositati presentano prescrizioni per interventi di messa in sicurezza: si tratta
            d’interventi che non inficiano l’abitabilità del fabbricato ma che l’amministratore di condominio o il
            proprietario devono eseguire entro due anni dal deposito del Cis».
            «Tante volte il rischio per i cittadini proviene da una ringhiera fissata male, un cornicione, un fregio
            in facciata, un camino pericolante».
            Il Certificato d’idoneità statica serve a verificare i carichi verticali degli edifici, così come le parti
            secondarie o accessorie.
            Nel frattempo si sta ragionando sulla possibilità di estendere il «modello Milano» a livello nazionale.
            «Come  Ordine  degli  Ingegneri  di  Milano,  insieme  alla  Regione  Lombardia,  siamo  ai  tavoli  della
            riscrittura del DPR 380 - ha anticipato il presidente - e il CIS, la necessità di fare «un checkup agli
            edifici con più di 50 anni di vita diventerà nazionale».”


            Di fatto una definizione vera e propria del documento non è mai stata data e questo rappresenta
            un grosso limite: ogni professionista, ogni proprietario di edificio, ogni amministratore ha finito per
            dare  una  propria  versione  del  Certificato  col  risultato  che  la  confusione  è,  ancora  oggi,  molto
            presente.


            Si aggiunga, infine, che Il Certificato di Idoneità Statica rientra tra gli obblighi di manutenzione e
            revisione delle costruzioni presenti all’interno del territorio comunale riferito alla sola città di Milano
            e  non  alla  Città  Metropolitana  di  Milano  (cui  appartengono  133  Comuni),  come  qualche
            professionista vuol far credere.




            2. Come si può redigere il documento: L’importanza delle Linee Guide con pregi e
            difetti


            Per avere una “definizione” del Certificato si deve ricorrere alle “Linee Guida” che danno indicazioni
            su come redigere il documento.


            Il 25 novembre 2016 con determina dirigenziale della “Direzione Centrale Sviluppo del Territorio” Il
            Comune di Milano ha approvato le “Linee guida di indirizzo per la verifica dell’idoneità statica delle
            costruzioni  presenti  all’interno  del  territorio  comunale  ai  sensi  dell’Art  11.6  del  regolamento
            Edilizio”.
            È noto, e lo si riporta solo per cronaca, che tali Linee Guida sono state predisposte in collaborazione
            con l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano.


            Il documento ha sicuramente il pregio di “fornire indicazioni operative ed uniformi da seguire per la
            verifica statica degli edifici e di definire i contenuti minimi per la redazione del Certificato di Idoneità
            Statica”.
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