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Di contro, seguendo le linee Guida, si ottiene un documento di difficile lettura e non facile
interpretazione soprattutto per non “addetti ai lavori”.
È mia opinione che tale aspetto sia stato decisamente sottovalutato in considerazione del fatto che
copia del Certificato viene consegnato alla proprietà o agli Amministratori di Condominio.
I destinatari del CIS non sempre hanno dimestichezza con documenti “tecnici” e si ottiene, pertanto,
di avere realizzato un documento che resterà “dormiente” in mano (o, forse, in un cassetto) di
persone che, per formazione, non sono in grado di comprenderne il valore.
Vero anche che i pochi CIS che mi è capitato visionare non conformi alle Linee Guida risultano per
lo più inadeguati ed incompleti risultando inutili perfino agli addetti ai lavori.
Dunque si arriva alla conclusione che la presenza di Linee Guida sia positiva, anche se si sarebbe
potuto renderle meno “ostiche” per i non addetti ai lavori.
3. Due livelli di Certificazione
Il certificato di Idoneità Statica ha due differenti livelli di approfondimento:
a) Primo livello: si basa su un’analisi qualitativa del fabbricato che, “qualora risulti esaustiva e
non evidenzi aspetti critici per la sicurezza, dà luogo all’emissione del Certificato di Idoneità
Statica”
b) Secondo livello: da effettuare solo nel caso in cui il primo livello non sia risultato esauriente
o abbia individuato situazioni di possibile pericolo
Ovviamente le linee Guida già discusse rappresentano un ausilio nella redazione di un Certificato di
Primo Livello, mentre rimandano al Capitolo 8.3 delle NTC nel caso di certificato di secondo livello
in quanto le problematiche della redazione di un Certificato di tal tipo non possono essere
riconducibili ad una casistica predefinita per la quasi infinita tipizzazione dei problemi che possono
affliggere una costruzione.
Purtroppo esistono diversi casi “grigi” dove il tecnico viene lasciato solo nella scelta di quale strada
percorrere. Talvolta non vengono in aiuto neppure le “faq (frequent asked questions)” di non
immediata reperibilità (né peraltro pubblicizzate dall’Ordine)
Le risposte alle “faq” sono per lo più condivisibili, con rare eccezioni: è necessario, se si intende
imparare a redigere un CIS, raccogliere tutte le domande presenti sul sito dell’Ordine degli Ingegneri
della Provincia di Milano e leggere le risposte. È un piccolo sforzo che consente di capire meglio cosa
il tecnico deve realmente fare e come deve comportarsi, anche se l’Ordine stesso non ne pubblicizza
la presenza sul sito in maniera adeguata.
Al fine di chiarire meglio le difficoltà di scelta tra “Livello 1” o “Livello 2” basterà un semplice
esempio:
mi è capitato di trovare un edificio realizzato nel 1800 su due piani. Successivamente alla seconda
guerra mondiale l’edificio è stato sopraelevato di altri due piani. Negli archivi comunali sono state
reperite poche carte sul primo edificio (nulla di particolare sulle fondazioni) e nessun documento
relativo al sopralzo.
Del sopralzo era data notizia in un atto di divisione dell’immobile risalente agli anni 50 del secolo
scorso.