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(A)        Parete E1                  Parete I1             Parete I2





                             (B)

                                    Intonaco  Isolante  Blocchi forati (A)  Intonaco  Intonaco  Blocchi forati (B)  Isolante  Blocchi forati (B)  Intonaco  Intonaco  Blocchi forati (C)  Intonaco




                             (C)





                                            (a)                        (b)                   (c)
           Figura 13: Tipologie delle tamponature costruite: (a) tamponatura esterna E1, (b) tamponatura interna


                                              I1, (c) tamponatura interna I2.


         L’edificio è stato sottoposto a una duplice campagna sperimentale: la prima ha previsto
         l’esecuzione  di  prove  di  vibrazione  ambientale  al  termine  della  costruzione  della  sola
         struttura  nuda,  mentre  la  seconda,  realizzata  al  termine  della  costruzione  delle
         tamponature  (senza  intonaco),  è  consistita  nello  sviluppo  sia  di  prove  di  vibrazione
         ambientale sull’intera struttura che di prove di impatto su alcune tamponature di diversa
         tipologia.  Le  prove  di  vibrazione  ambientale  sono  state  effettuate  utilizzando  degli

         accelerometri  piezoelettrici  monoassiali  a  basso  rumore  di  fondo  con  sistema  di
         acquisizione cablato; nel dettaglio, sono stati utilizzati 8 sensori (4 posizionati al di sopra
         del solaio del piano terra e 4 a livello del solaio della mansarda) con l’obiettivo di ottenere
         una caratterizzazione dinamica completa dell’intero edificio (Figura 14a). L’analisi modale
         è  stata  di  tipo  operativo  (OMA).  Le  prove  di  impatto  sulle  tamponature  sono  state
         effettuate utilizzando la medesima strumentazione, configurazione e metodologia di prova
         descritte nelle sezioni precedenti. Sono state testate 3 tamponature (W-E1, W-I1 e W-I2)
         con l’obiettivo di investigare la totalità delle tipologie di tamponatura usate per l’edificio.
         Tutte le pareti testate si trovano al piano terra (Figura 14a), non presentano aperture e,

         nella  maggior  parte  dei  casi,  i  giunti  di  malta  verticale  tra  i  blocchi  forati  sono  quasi
         completamente assenti, mentre quelli orizzontali hanno uno spessore di circa 1 - 1.5 cm.
         La geometria delle varie pareti è dettagliata in Figura 14; vale la pena osservare che le
         pareti W-I1 e W-I2 non sono completamente confinate dal telaio della struttura in c.a.,
         essendo da un lato ammorsate con altre pareti ad esse ortogonali; in ogni caso, come si
         mostrerà in seguito, la procedura proposta conduce a risultati soddisfacenti anche in questi

         casi, potendo affermare che le pareti ortogonali sono in grado di offrire, nel caso di piccole
         vibrazioni, un adeguato grado di vincolo, comparabile con quello offerto dalla struttura.
         Sulla base delle accelerazioni misurate dalle prove di impatto, è stato possibile identificare
         4 modi di vibrare fuori piano per ciascuna parete; le frequenze di risonanza sono riportate
         in Tabella 5 mentre le relative forme modali sperimentali sono riportate nella Figura 15.
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