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d. Individuazione degli interventi atti a modificare i meccanismi di collasso previsti.
Ciascuna soluzione tecnica adottata risponderà ad una carenza individuata nel progetto di danno,
evitando quindi interventi generici e aprioristici.
I lavori comprendono altresì le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture
dell’unità immobiliare e interventi necessari ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti
tecnologici esistenti. Per le opere di manutenzione ordinaria si prevede il risanamento delle
murature interessate da incendio mediante la rimozione e rifacimento degli intonaci interni con
prodotti a base di malta di calce idraulica.
L’intervento verrà trattato ed analizzato secondo quanto previsto dal capitolo 8 delle N.T.C.
ovvero “COSTRUZIONI ESISTENTI”, con particolare riguardo al tipo di intervento Cap. 8.4.3
“Intervento di riparazione o intervento locale” ed all’applicazione delle norme, contenute nel
capitolo 8 delle N.T.C. e della Circolare 02/02/2009 per quanto riguarda gli elementi esistenti.
Anche le stesse NTC e la relativa circolare differenziano le strutture “ordinarie” da quelle
a “tutelate”, infatti al paragrafo C8.4 della circolare n. 617/09 al secondo comma si legge:
“Per gli interventi finalizzati alla riduzione della vulnerabilità sismica sui beni del patrimonio
culturale vincolato, un opportuno riferimento è costituito dalla “Direttiva del Presidente del
Consiglio dei Ministri 9 febbraio 2011 per la valutazione e riduzione del rischio sismico del
patrimonio culturale con riferimento alle Norme tecniche per le costruzioni di cui al D.M. 12
ottobre 2007” (ora sostituita con la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 9 febbraio
2011). Ed ancora al paragrafo C8.2 della stessa circolare, ultimo capoverso, è chiaramente
indicato come i contenuti del capitolo 8 delle NTC e della circolare costituiscono un riferimento
generale che può essere integrato, in casi particolari, da valutazioni specifiche ed anche
alternative da parte del progettista, comunque basati su criteri e metodi di comprovata validità.
In altre parole, è ammissibile, per le strutture facente parte del patrimonio culturale, valori
della vita nominale e, quindi dell’azione sismica, inferiori a quelli previsti dalle NTC per le
nuove costruzioni, coerentemente con i principi del miglioramento, in quanto per
aumentare i livelli di sicurezza del manufatto sarebbero necessari interventi non
compatibili con le esigenze di conservazione. Ed in più, come precedentemente riportato,
quando, come nella fattispecie, gli interventi progettuali non modificano il comportamento
globale dell’intera struttura, per la valutazione del modello strutturale si può fare
affidamento a quanto accertato attraverso la conoscenza del manufatto.
Quindi, un analisi dettagliata dei luoghi, delle strutture, degli elementi vulnerabili, dei possibili
meccanismi di collasso, in atto o non, è di fondamentale importanza, oltre che per la scelta degli
interventi da intraprendere, anche per rappresentare un modello di calcolo dettagliato che si