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-  modelli  che  considerano  l’equilibrio  limite  dei  diversi  elementi  della  costruzione,

                      pensando il  materiale muratura come rigido e non resistente a trazione (creazione di un
                      cinematismo di blocchi rigidi, attraverso l’introduzione di opportune sconnessioni).

               Nel  primo  caso  il  fattore  di  confidenza  si  applica  in  genere  alle  proprietà  dei  materiali,  in
               particolare  riducendo  le  resistenze.  I  valori  di  partenza  delle  caratteristiche  meccaniche,  a  cui

               eventualmente  applicare  il  fattore  di  confidenza,  saranno  definiti  in  funzione  del  livello  di
               conoscenza  relativo  alle  proprietà  meccaniche  dei  materiali,  utilizzando  gli  intervalli  riportati

               nelle Tabelle C8A.2.1 e C8A.2.2 della Appendice al capitolo C8 della Circolare ed operando con

               analoga metodologia. Nel secondo caso, ossia nei modelli di corpo rigido, nei quali la resistenza
               del materiale non è tenuta in conto, il fattore di confidenza si applica direttamente alla capacità

               della struttura, ovvero riducendo l’accelerazione corrispondente ai diversi stati limite.
               In entrambi i casi, la definizione del fattore di confidenza andrà riferita al materiale/tipologia che

               maggiormente  penalizza  lo  specifico  meccanismo  di  danno/collasso  in  esame.  A  titolo
               esemplificativo, il fattore di confidenza può essere determinato definendo diversi fattori parziali

               di  confidenza  F Ck  (k=1,4),  sulla  base  dei  coefficienti  numerici  riportati  in  tabella  4.1  della

               direttiva, di seguito riportata, i cui valori sono associati alle quattro categorie di indagine ed al
               livello di conoscenza in esse raggiunto:

                                                                4
                                                       Fc  =1  + ∑ F
                                                                   Ck
                                                               K =1


               Il rilievo geometrico dovrà, in ogni caso, essere sviluppato ad un livello di dettaglio coerente con

               le  esigenze  del  geometrico  adottato  nelle  valutazioni  analitiche  e/o  delle  necessarie
               considerazioni  di  tipo  qualitativo.  Il  rilievo  materico  (tipologia  e  tessitura  delle  murature,

               tipologia ed orditura dei solai, struttura e riempimento delle volte, etc.) e dei dettagli costruttivi
               (ammorsamenti  murari,  eventuali  indebolimenti,  entità  e  tipologia  di  appoggio  degli

               orizzontamenti,  dispositivi  di  contenimento  delle  spinte,  degrado  dei  materiali  etc.)  dovrà
               tendere,  compatibilmente  con  le  esigenze  di  tutela  del  bene,  ad  accertare  le  diverse  tipologie

               costruttive  presenti,  la  loro  localizzazione  e  ripetitività,  con  particolare  attenzione  a  tutti  gli

               aspetti  che  possono  influenzare  l’innesco  di  meccanismi  di  collasso  locale.  Nel  caso  di
               valutazioni  a  carattere  locale  quando  le  informazioni  sul  terreno  e  le  fondazioni  non  hanno

               alcuna  relazione  sullo  specifico  meccanismo  di  collasso,  il  fattore  di  confidenza  parziale  può
               essere assunto pari a zero.
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