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2.1 Rilievo geometrico e strutturale
Secondo la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 9 febbraio 2011, tale
caratterizzazione è definita dal paragrafo 4.1.6 – Il Rilievo materico costruttivo e lo stato di
conservazione. Per avviare le verifiche strutturali sulla struttura si è proceduto ad un rilevo
dettagliato dell’opera, mirato alla conoscenza della geometria della struttura e dei dettagli
costruttivi, valutati a vista o attraverso dei saggi. Il risultato del rilievo geometrico è riportato
nelle tavole progettuali.
Il rilievo materico costruttivo permettere di individuare completamente l’organismo resistente,
tenendo anche presente la qualità e lo stato di conservazione dei materiali e degli elementi
costitutivi. Tale riconoscimento richiede l’acquisizione di informazioni spesso nascoste (sotto
intonaco, dietro a controsoffitti, ecc.), che può essere eseguita grazie anche a ispezioni dirette
debolmente distruttive (scrostamento di intonaci, saggi, piccoli scassi, ecc.).
Per una corretta conoscenza sono stati eseguiti sondaggi in modo diffuso, ma strettamente
necessarie alla valutazione della sicurezza e del relativo progetto dell’intervento. Al fine di
limitare al massimo l’impatto di queste indagini, si è condotta una approfondita indagine
conoscitiva sulle vicende costruttive del manufatto in esame, ed un’approfondita osservazione
dei materiali presenti nelle immediate vicinanze dei manufatti.
Speciale attenzione è stata posta alla valutazione della qualità muraria, tenendo conto dei modi di
costruire tipici del territorio, infatti, sono state riscontrate solo due tipologie di muratura, una
realizzata in pietrame e l’altra in conci compatti e ben squadrati di pietra arenaria,
rispettivamente realizzati con elementi lapidei locali “Roccia calcare locale” e in pietra
calcarenitica proveniente dalle cave della vicina Contrata Forgia.
Durante i sopralluoghi si è riscontrato quanto segue:
- L’assenza di elementi trasversali (diatoni), di collegamento tra i paramenti murari;
- L’assenza di corsi o listature orizzontali;
- Una discreta tessitura, per le pareti in muratura di pietrame, ottenuta tramite
l’ingranamento degli elementi (numero ed estensione dei contatti, presenza di scaglie) ed
il regolare sfalsamento dei giunti, per la muratura in conci di calcarenite;
- la natura delle malte ed il loro stato di conservazione, malte realizzate con pozzolana ed
inerti di origine animale e vegetale, in cattivo stato di conservazione, soprattutto in quelle
zone assoggettate ad un remoto incendio.
La lettura di uno schema strutturale di funzionamento delle strutture necessita della conoscenza
dei dettagli costruttivi e delle caratteristiche di collegamento tra i diversi elementi, al fine di
identificare meglio le problematiche riscontrate, si fa presente che l'intervento edilizio è mirato