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L'intervento sarà giustificato dimostrando le carenze dello statto attuale del fabbricato e il
beneficio prodotto dell'intervento. Il giudizio verrà espesso non solo sulla base di cui confronto
numerico, ma anche considerando altri aspetti che sono stati valutati qualitativamente e che non
possono essere considerati esplicitamente nel calcolo.
Nello specifico, gli interventi di consolidamento possono essere riassunti in quattro famiglie, in
accordo anche, oltre che alle NTC, alla “Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 9
febbraio 2011 Valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale con
riferimento alle Norme tecniche per le costruzioni di cui al D.M. 14/01/2008”, con specifico
riguardo alla Capitolo, CRITERI PER IL MIGLIORAMENTO SISMICO E TECNICHE DI
INTERVENTO e, nello specifico, ai pragrafi 6.3.2, 6.3.4, 6.3.5 e 6.3.6:
1. Interventi volti a ridurre le carenze dei collegamenti;
2. Interventi volti a ridurre l'eccessiva deformabilità dei solai;
3. Interventi in copertura;
4. Interventi volti ad incrementare la resistenza dei maschi murari.
Il fabbricato è di antica costruzione, da ricerche storiche, l’epoca di realizzazione risale alla metà
del XVI secolo per poi continuare per stati successivi, fino al 1900, quindi, allo stato attuale le
strutture possono definirsi “Esistenti” conformemente al Cap. 8.1. delle N.T.C. in quanto sono
state realizzate prima dell’avvento nella normativa sismica e quindi non possono possedere
certificato di Collaudo.
Dal punto di vista architettonico, la porzione individuata, sarà soggetta ad una nuova
distribuzione interna, per una migliore fruizione degli spazi, lasciando inalterata la destinazione
d’uso, ovvero quella di civile abitazione.
Il progetto strutturale sarà approntato per quanto possibile nel cercare di limitare i lavori di
rinforzo al minimo necessario, utilizzando gli “schemi di risorsa” formatisi nella statica
dell’edificio senza alterarli; trattasi di stati di equilibrio con cui la fabbrica si è spontaneamente
difesa, ma che durano da secoli per il contrasto e la solidarietà delle strutture murarie; il
turbarli e l’avviare un diverso sistema di azioni porta talvolta alla necessità di rifare tutto.
Prima di passare alla scelta degli interventi progettuali si è proceduto ad un’ampia disamina delle
strutture in oggetto, attraverso una serie di valutazioni:
1 Progetto di danno:
a. Esame del quadro fessurativo;
b. Esame delle forme di vulnerabilità specifiche;
c. Individuazione dei possibili meccanismi di collasso connessi alle forme di
vulnerabilità tipica e loro adattamento al caso di studio;