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riparare parti e/o elementi strutturali che interessano limitate porzioni della costruzione, così
come definiti dal capitolo 8.4.3 – Riparazione o intervento locale – delle NTC 08”.
A seguito di numerosi sopralluoghi ed indagini sulla consistenza della muratura e delle strutture
lignee, eseguita una vasta serie di sondaggi mediante pozzetti esplorativi di limitata estensione,
in modo da non perturbare l’equilibrio strutturale ormai consolidato nel tempo, effettuata un
ampia documentazione fotografica ed un dettagliato rilievo delle caratteristiche architettoniche e
strutturali, sono state definiti i limiti di resistenza, le dimensioni degli elementi strutturali e la
loro posizione all’interno della struttura interessata dall’intervento.
Il complesso strutturale è un bene tutelato e pertanto soggetto all’applicazione del “Codice dei
beni culturali e del paesaggio”, Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, stabilisce
all’articolo 4 che le funzioni di tutela del patrimonio culturale sono attribuite allo Stato ed
esercitate dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali; ciò era già riconosciuto dall’articolo 16
della Legge n. 64, del 2 febbraio 1974 (Provvedimenti per le costruzioni con particolari
prescrizioni per le zone sismiche). Per quanto attiene agli interventi sui beni tutelati, l’articolo 29
del Codice, al comma 4 precisa che, per i beni immobili situati nelle zone dichiarate soggette a
rischio sismico in base alla normativa vigente, il restauro comprende l’intervento di
miglioramento strutturale, e al comma 5 dispone che il Ministero definisca, anche con il
concorso delle regioni e con la collaborazione delle università e degli istituti di ricerca
competenti, linee di indirizzo, norme tecniche, criteri e modelli di intervento in materia di
conservazione dei beni culturali. In definitiva per un bene tutelato è applicabile la “Direttiva del
Presidente del Consiglio dei Ministri 9 febbraio 2011 Valutazione e riduzione del rischio sismico
del patrimonio culturale con riferimento alle Norme tecniche per le costruzioni di cui al D.M.
14/01/2008”, pubblicata nella G.U. n. 47 del 26/02/2011 - suppl. ord. n. 54. La su citata Direttiva
è stata redatta con l’intento di specificare un percorso di conoscenza, valutazione del livello di
sicurezza e progetto degli eventuali interventi, concettualmente analogo a quello previsto per le
costruzioni non tutelate, ma opportunamente adattato alle esigenze e peculiarità del patrimonio
culturale. La finalità è di formulare, nel modo più oggettivo possibile, il giudizio finale sulla
sicurezza e sulla conservazione del bene, garantito dall’intervento proposto, con particolare
riferimento alle sole costruzioni in muratura, fornendo indicazioni per la valutazione e riduzione
del rischio sismico del patrimonio culturale tutelato, con riferimento alle norme tecniche per le
costruzioni (NTC 2008), di cui al D.M. 14 gennaio 2008 e relativa Circolare contenente
“Istruzioni per l’applicazione delle Norme tecniche per le costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio
2008”, costituendo, quest’ultime, il riferimento generale per tutto quanto indicato nella direttiva
stessa.