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Questo avviene ad esempio quando non si riesce a tener conto di elementi cosiddetti non
strutturali o di connessioni, per cui il modello di calcolo risulta decisamente a favore di
sicurezza; in altri casi può accadere che le ipotesi alla base del modello non siano a favore di
sicurezza (ad esempio, la schematizzazione del solido murario come corpo rigido).
La Direttiva ammette quindi che:
- nel caso quindi in cui, anche a seguito dell’intervento, venga conservato il
comportamento originario, si ammette che il modello di calcolo possa non riprodurre
completamente la realtà e che i risultati da questo forniti possano essere integrati da
valutazioni qualitative;
- nel caso in cui l’intervento modifichi sostanzialmente il comportamento accertato,
eventualità assolutamente straordinaria in quanto in genere incompatibile con i principi
della conservazione, …. è necessario disporre di un modello meccanico capace di
rappresentare il comportamento del nuovo organismo resistente, non essendo più
possibile fare affidamento, per l'interpretazione del comportamento complessivo ……
Nello specifico, gli interventi strutturali che saranno apportati non modificheranno il
comportamento globale dell’intero aggregato, infatti non si varieranno significativamente le
rigidezze del piano, e non si incrementeranno i carichi, gli interventi progettati garantiranno un
migliore comportamento scatolare delle copertura, con una più adeguata ridistribuzione
dell’azione sismica nei maschi murari portanti, evitando definitivamente, possibili meccanismi di
collasso fuori dal piano.
Per tali motivazioni si applicherà il secondo comma del paragrafo 2.5 della Direttiva,
“Modellazione strutturale, analisi sismica e progetto degli interventi per il miglioramento”, ed
in particolare:
“Nel caso in cui il progettista dovesse valutare che non è possibile mettere in conto
nell’esame della risposta strutturale il contributo di alcuni aspetti costruttivi, la cui
importanza è emersa a seguito della conoscenza storica e tecnologica del manufatto, è
possibile quantificare tale effetto su base soggettiva, giustificando ciò adeguatamente”.
Nel corso dei successivi paragrafi, in relazione agli interventi strutturali progettati verrà
giustificata e quantificata l’azione sismica presa a base di calcolo per la verifica degli elementi
strutturali “secondari”, inoltre verrà dimostrato come l’intervento progettuale proposto non altera
il comportamento globale dell’intera struttura, ma anzi ne migliora la risposta sotto le azioni
sismiche, non incrementando i carichi esistenti.