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V1                         q1



                               h1                                q1     h(y)          wg    q0
                                                                              q0
                                          α
                                               dy
                                                                                       q0
                                                    Ly                                  Fz

               Figura 9 Azioni ribaltanti del timpano


                                                        F  L         V
                                                                  1
                                                   V =   1 y  x  ⇒  q =  nd
                                                    1
                                                          2           L
                                                                       y
               Nota la resistenza di progetto dei collegamenti “V dm”, posti ad interasse “i” possiamo scrivere la
               seguente equazione:

                                                              V
                                                          i =  dm
                                                              q 1

               La stessa formula viene utilizzata per la verifica degli ancoraggi sui pannelli, solo che “V dm”è la
               resistenza dei chiodi o delle viti.

               Allo stesso modo le azioni “na” indotte lungo il perimetro della falda, ad esclusione dei timpani,
               sono anch’esse di sollevamento. Nella maggior parte dei casi tale azione viene equilibrata dal

               peso proprio dei materiali in opera per cui le verifiche consisteranno nel calcolare il valore di

               “na”,  se  risultasse  negativo  non  saranno  necessari  ancoraggi,  in  quanto  non  esiste  rischio  di
               sollevamento.

               Al fine di  evitare il sollevamento del corrente compresso per effetto dell'instabilità, dovranno
               essere  predisposti  ancoraggi  e  barre  filettate  di  collegamento  ai  muri  perimetrali.  A  titolo  di

               esempio si considerando un cordolo in acciaio dallo spessore tc e di base B:

                                                            3
                                               I      1 Bt      1   2            t
                                       ρ 2 min =  min  =   c  =   t  c  ⇒  ρ 2  min =  c
                                                A    12 Bt     12                 12
                                                           c
                                                      t
                                       l =  λρ min  =  λ  c
                                        0
                                                      12
                                             π 2 E           E
                                          E
                                       σ   =       ⇒  λ =  π    (tensione  _ euleriana )
                                         s      2
                                              λ              σ
                                                              s
               L'interasse  degli  ancoraggi  ∆x a  dipende  dallo  spessore  dei  correnti,  considerando,  per  le
               condizioni di vincolo che 2lo = l si ottiene:
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