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nell’altra  è  necessario  disporre  una  soletta  in  calcestruzzo,  collegata  anche  alle  murature

               perimetrali, resa collaborante con l’uso di connettori, controventature di falda, doppio tavolato
               incrociato,  etc.  Per  non  indebolire  la  muratura  non  saranno  realizzati  cordoli  in  calcestruzzo

               armato in breccia, fortemente sconsigliati. Al fine di migliorare il comportamento sismico delle
               strutture e di conseguenza dei setti murari si irrigidiscono i solai di copertura, non solo in termini

               di rigidezza flessionale ma anche in termini di irrigidimento nel piano, in modo da generare un
               comportamento  scatolare  delle  stesse,  attraverso  la  realizzazione  di  diaframmi  di  piano  e  di

               copertura. Lo scopo dell'intervento non è quello di avere un piano “sismico o rigido”, in quanto

               si  varierebbe  completamente  la  rigidezza  del  piano  con  conseguente  variazione  delle  azioni
               sismiche nei setti murari, alterando, di fatto il comportamento globale delle strutture, ma è quello

               di realizzare un diaframma capace di inibire la formazione di meccanismi di flessione dei setti
               murari fuori del piano.



               3.1 Organizzazione dei diaframmi orizzontali
               L'obbiettivo è quello di realizzare, nello spessore del solaio un diaframma, che opportunamente

               collegato delle pareti murarie perimetrali, trasferire l'azione sismica dell'impalcato e/o delle falde
               ai  setti  resistenti  a  taglio.  Il  diaframma  raccoglie  le  forze  inerziali  e  le  trasferisce  sui  setti

               resistenti al sisma, attraverso un'organizzazione degli elementi ben precisi, con riferimento alla

               figura 2, si possono distinguere:
               –      Organizzazione del diaframma e/o delle coperture: cordoli, pannello d'anima e lesene.

               –      Organizzazione  dei  collegamenti:  impedire  lo  strappo  delle  pareti  caricate  fuori  piano
                      “TIRANTI”,  trasferimento dell'azione di taglio tra impalcato e murature ”SPINOTTI”.

               I  correnti  C 1  e  C 2  è  affidato  il  compito  di  assorbire  il  momento  flettente  generato  dalla  fase
               sismica,  a  seconda  della  direzione  di  quest'ultima  si  ha  un  corrente  teso  ed  uno  compresso.

               L'armatura  del  corrente  teso  si  può  calcolare  considerando  come  braccio  della  coppia  interna

               l'interezza “Z” tra i correnti, da cui, note le caratteristiche meccaniche del corrente si determina
               la sezione dello stesso:

                                                                       M
                                                     –  Fc =  Ac ⋅σ f =
                                                                        Z
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