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- restituzione ipotetica delle fasi costruttive basata su un limitato rilievo materico e degli
elementi costruttivi associato alla comprensione delle vicende di trasformazione
(indagini documentarie e tematiche), F C2=0,12;
- parametri meccanici desunti da dati già disponibili, F C3=0,12;
- intervento che non interessa le fondazioni, F C4=0,00.
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Fc = 1+ ∑ F Ck = 1+ 0 , 0 ( + , 0 12 + , 0 12 + ) 0 = , 1 24
K = 1
2.8 Livello di sicurezza della costruzione prima dell’intervento
Al capitolo C8 per le costruzioni esistenti è espressamente indicato che si dovrà determinare il
livello di sicurezza prima e dopo l’intervento, in questo capitolo si riporteranno i livelli di
sicurezza già presenti nell’attuale costruzione, nonché, se saranno necessari, le eventuali
limitazioni e accorgimenti.
Allo stato attuale la porzione di struttura in esame presenta gravi segni di degrado strutturali, tali,
a lungo andare da compromettere la staticità delle stesse strutture. Le pareti murarie non sono
vincolate in estremità, quindi condurre un’analisi sismica sull’intera struttura completamente
priva dei piani sismici non è formalmente corretta, si dovrebbero analizzare i singoli pannelli
andando a considerare i possibili meccanismi di collasso (cinematismi).
Un analisi di questo genere è molto laboriosa ed onerosa, dato che in fase di progetto si prevede
una serie di interventi necessari ad evitare questi meccanismi, si eviterà di condurre una
dettagliata verifica numerica, ma per come precedentemente riportato, si è effettuata un’analisi
qualitativa nella quale, anche senza dettagliate verifiche numeriche, si è controllato come alcuni
meccanismi di danno sono già iniziati e quindi, in fase di progetto, saranno eliminati.
Infatti, quando l'ancoraggio dei solai risulta inefficace, la resistenza della parete alle azioni
ortogonali è legata essenzialmente alla snellezza; in queste condizioni il muro oppone ben poca
resistenza al ribaltamento (I modo di danno) e può essere spinto anche da forze relativamente
modeste oltre la configurazione limite di equilibrio. In questi casi le modeste resistenze al
ribaltamento della parete possono essere compensate efficacemente attraverso una migliore
disposizione e realizzazione dei vincoli.
Il vincolo prodotto dal solaio in legno nei confronti dell'azione sismica infatti è di tipo
monolatero: la parete non può spostarsi verso l'interno ed è contenuta nello spostamento verso
l'esterno solo dall'attrito che si produce per effetto del peso del solaio sul muro. Non è
ovviamente possibile riporre un livello di fiducia sufficiente sull'efficacia dell'attrito; come pure
per l'ammorsatura tra muri ortogonali.