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prova non distruttive. La norma fornisce le procedure da seguire per una stima dello stato di
conservazione e delle proprietà meccaniche degli elementi in situ.
- Identificazione della specie legnosa;
- Descrizione generale e rilievo geometrico:
o Dimensioni e forma dell’elemento;
o Posizione del midollo ed altre particolarità di accrescimento;
o Tipo, posizione ed estensione di eventuali difetti;
o Forme di degrado presenti;
o Zone critiche;
o Caratteristiche ritenute influenti al fine della capacità portante dell’elemento;
- Classificazione secondo resistenza.
La classificazione secondo resistenza viene fatta considerando una serie di fattori, smuso, nodi
singoli, nodi multipli, inclinazione della fibbratura, a supporto la norma UNI 11119 fornisce le
definizione di questi parametri e le modalità con le quali essi vengono misurati.
Tabella 4 - (Tab. 3.3 UNI 11119-2004) – Parametri fondamentali che vengono misurati
La successiva tabella 3.4, delle stesse norme, suddivide invece gli elementi in opera in tre
categorie, sulla base dei parametri elencati in precedenza. Se l’elemento non ha i requisiti per
essere classificato in categoria 3 dovrà essere ritenuto non idoneo ai fini strutturali.
La classificazione secondo resistenza avverrà poi in base alla tabella 3.5 secondo la categoria in
opera e la specie legnosa, in cui sono indicate le tensioni massime per l’applicazione del metodo
alle tensioni ammissibili e moduli medi elastici a flessione. Duranti gli accertamenti sono stati
rilevati le caratteristiche delle travi in legno dei solai, al fine di caratterizzarli meccanicamente,
dagli accertamenti è emerso:
- Categoria in opera II;
- Specie Castagno.