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d)  Interventi volti ad incrementare la resistenza dei maschi murari;

               In conclusione possiamo affermare che allo stato di fatto le celle murarie possono considerarsi
               come a comportamento separato ma interagente in alcuni specifici punti, dovuto essenzialmente

               alle  modalità  costruttive  e  alle  diverse  epoche  di  realizzazione;  nello  stato  di  progetto  la
               configurazione strutturale dell’edificio non viene stravolta, infatti saranno posti solo elementi in

               grado di ridurre notevolmente le vulnerabilità riscontrate ed addirittura eliminarle, senza variare
               significativamente  rigidezza  e  massa  rispetto  alle  attuali  condizioni,  tali  da  garantire,  anche

               mediante  l’istallazione  di  cordoli,  una  cerchiatura  orizzontale  del  piano  ed  eliminare  possibili

               collassi fuori dal piano.


               2.3.1  Interventi volti a ridurre le carenze dei collegamenti
               Tali  interventi  sono  mirati  ad  assicurare  alla  costruzione  un  soddisfacente  comportamento
               d’assieme,  mediante  la  realizzazione  di  un  buon  ammorsamento  tra  le  pareti  e  di  efficaci

               collegamenti  dei  solai  alle  pareti.  Si  fa  presente  che  la  realizzazione  di questi  interventi  è  un

               prerequisito essenziale per l’applicazione dei metodi di analisi sismica globale dell’edificio, che
               si basano sul comportamento delle pareti murarie nel proprio piano, presupponendone la stabilità

               nei  riguardi  di  azioni  sismiche  fuori  dal  piano,  pertanto  gli  interventi  proposti  sono  anche
               propedeutici a un’eventuale, verifica di tutto il complesso monumentale.

               L’inserimento di tiranti metallici a livello dei solai ed in corrispondenza delle pareti portanti,
               ancorati alle murature mediante capochiave favorire il comportamento d’assieme del fabbricato,

               in quanto conferisce un elevato grado di connessione tra le murature ortogonali e fornisce un

               efficace vincolo contro il ribaltamento fuori piano dei pannelli murari, quando ciò non appaia
               garantito dai solai o da altre strutture. Per il capochiave saranno utilizzati delle piastre, previo

               consolidamento locale della muratura, nella zona di ancoraggio.
               Ammorsamenti, tra parti adiacenti o tra murature che si intersecano, saranno realizzare con la

               tecnica scuci e cuci  con elementi in laterizio), qualora i collegamenti tra gli elementi murari

               siano  deteriorati  (per  la  presenza  di  lesioni)  o  particolarmente  scadenti.  Trattandosi  di  un
               intervento  per  sua  natura  demolitivo  e  sostitutivo  della  materia  antica,  sarà  realizzato  solo  se

               effettivamente indispensabile, caso per caso.
               Cordoli in sommità alla muratura saranno realizzate per collegare le pareti, in quelle zona, la

               copertura,  dove  la  muratura  è  meno  coesa  a  causa  del  limitato  livello  di  compressione,  e  per

               migliorare l’interazione con la stessa copertura. Questi saranno realizzati nei seguenti modi, in
               considerazione delle caratteristiche della muratura esistente e dell’intervento considerato:
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