Page 11 - Master Magazine 6
P. 11

∗
                                         G ( ) = H(  ) G ( )H(  )


            in cui
                - G xx(w) è la matrice rxr di densità spettrale di potenza degli input, r è il numero
                    di input;
                - G yy(w) è  la  matrice mxm di densità spettrale di potenza delle risposte, m è il
                    numero di sensori utilizzati;
                - H(iw) è la matrice mxr della funzione di risposta in frequenza (FRF);

                                 *
                                                                                               T
                (dove l’apice ( ) rappresenta il complesso coniugato mentre l’apice ( ) la matrice
                trasposta).


            La matrice FRF può essere scritta nella tipica forma (usata nell'analisi modale classica),
            in termini di poli e residui [11], [13], [14]:



                                                [ ( )]                             ∗
                                  [ (  )] =              =                 +
                                                [ ( )]              −            −   ∗


                           *
                                                                                          *
            Dove λ k e λ k  sono le coppie di autovalori (detti anche poli); R ke R k  sono invece le
            matrici dei residui, che può essere espressa anche come:

                                                                  T
                                                      [R k] = Ψ kγ k

            Dove Ψ k rappresenta il k-esimo autovettore, mentre γ k ne rappresenta la partecipazione
            modale. Quindi la matrice densità spettrale di risposta può essere scritta come:

                                               [  ]        [  ] ∗        [  ]          [  ] ∗




                         [  ( )] =                    +            +              +

                                                −           −    ∗    −   −         −   −     ∗

            Dove Ak sono i residui della matrice Gyy; facendo tra inoltre l’assunzione che la matrice
            Gxx sia constante si ottiene:
                                                                                ∗
                                                                            ∗






                                    [  ( )] =                           +

                                                                −             −    ∗
                                                        ( )
            dove Sub (ω) è l'insieme dei modi che contribuiscono alla k-esima frequenza. Questa
            forma  finale  viene  quindi  decomposta  mediante  la  tecnica  SVD  consentendo  così
            l'identificazione  dei  singoli  modi.  La  matrice  di  densità  spettrale  viene  quindi
            approssimata, secondo l'espressione appena vista, dopo la decomposizione SVD:
                                               [  ( )] = [Φ][Σ][Φ]
   6   7   8   9   10   11   12   13   14   15   16