Page 10 - Master Magazine 6
P. 10

individuare il reale comportamento globale della infrastruttura in esercizio, e dall’altro
            di  stabilire  un  confronto  tra  risultanze  sperimentali  e  numeriche,  finalizzato  alla
            validazione  del  modello  FEM.  Nel  caso  in  esame  è  stata  eseguita  una  prova  di
                                           1
            caratterizzazione  dinamica   con  forzante  di  tipo  ambientale  utilizzando  le  tecniche
            dell'Analisi Modale Operazionale.


            5.2 Analisi Modale Operazionale e Principi Analitici
            Il primo passo dell'analisi  modale  operazionale  (OMA) [11], [13], [14] è  quello di
            eseguire una Trasformazione Discreta di Fourier (DFT), dei dati acquisiti nel dominio
            del tempo, al fine di ottenere le matrici di densità spettrale di potenza, che contengono
            tutte le informazioni modali.
            Gli elementi sulla diagonale principale della matrice densità spettrale di potenza sono
            numeri  reali  detti  auto-spettri  (PSD)  mentre  gli  elementi  fuori  dalla  diagonale
            principale sono complessi e corrispondono ai cross-spettri (CSD)[11]:


                                                                    ⋯
                                                                    ⋯
                                       [  ] =        ⋮        ⋮      ⋱      ⋮

                                                                     …


            Le  matrici  densità  spettrale  di  potenza  hanno  la  caratteristica  di  esse  matrici
                         2
            Hermitiane , per cui si ha:
                                          CSD pq(jω) = CSD qp*(jω)  ,  p ≠ q


            ove il simbolo * indica il complesso coniugato.
            Nell’ambito OMA la tecnica utilizzata per analizzare i dati acquisiti nel dominio del
            tempo è la Frequency Domain Decomposition (FDD), con questa è possibile stimare i
            modi principali usando la Decomposizione dei Valori Singolari (SVD)  di ciascuna
                                                                                              3
            matrice  densità  spettrale  [11].  La  decomposizione  in  valori  singolari  è  una  tecnica
            molto utile per riuscire nell'individuazione delle frequenze fondamentali, soprattutto
            nel caso in cui si debbano identificare modi accoppiati. Le tecniche FDD si basano
            sull'ipotesi  che  l'eccitazione  del  sistema,  di  tipo  random,  sia  caratterizzata  da  uno
            spettro in frequenza di tipo piatto (rumore bianco).
            La relazione tra l'input x(t) e l'output y(t) può essere scritta come segue:





            1  In realtà questa tipologia di prova è quella che meglio si addice all'individuazione del comportamento globale;
            poiché a fronte di notevoli vantaggi (velocità di esecuzione, ripetibilità in maniera non invasiva, non necessità
            di fermare il normale utilizzo dell'opera,...), presenta poche difficoltà superabili se l'esecuzione della prova è
            affidata a personale altamente qualificati.
                                                                          t
            2 Sia H ∈Matn(C). Diciamo che H è una matrice hermitiana se H =      . Si noti che, se H = (hij) è una matrice
            hermitiana, risulta dalla definizione che aji =   ij per ogni i, j = 1, . . . , n e in particolare aii ∈R per ogni i = 1, . .
            . , n.
            3 La decomposizione del valore singolare di una matrice (m x n) complessa A è la seguente fattorizzazione: A=UΣV H
            dove U  e V  sono  matrici  unitarie, Σ  è  una matrice  diagonale  che  contiene  i  valori  singolari  e  l'apice  H  indica  una
            trasformazione hermitiana.
   5   6   7   8   9   10   11   12   13   14   15