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Per rendere efficace la precompressione sarà necessario modificare la configurazione
            degli appoggi in quanto la scelta di Morandi è stata quella di inserire appoggi fissi

            simmetrici sulle pile  e appoggi mobili sulle spalle; tale assetto  non consentirebbe
            l'applicazione della precompressione, che verrebbe dispersa a causa del contrasto
            offerto dai vincoli. D’altra parte, si osserva che la scelta dei vincoli fissi sulle pile non
            è favorevole dal punto di vista sismico, in quanto indurrebbe delle forze orizzontali
            concentrate su di esse. Si ritiene pertanto opportuno collocare un appoggio fisso su
            una delle spalle inserendo uno smorzatore sismico e rendere scorrevoli tutti gli altri
            supporti.




            4. Conclusioni


            La  riabilitazione  dei  ponti  Gerber  isostatici  può  essere  affrontata attraverso  una
            strategia  globale  che combina il  cambiamento dello  schema statico, attraverso  la
            trasformazione  della  trave  Gerber  in  una  continua, e  il  rafforzamento  globale,

            ottenuto tramite precompressione con cavi esterni, in grado di cucire le selle Gerber
            e migliorare le prestazioni delle sezioni più sollecitate. In questo modo è possibile
            evitare complicate operazioni di rafforzamento locale degli elementi  strutturali in
            prossimità  delle  selle.  La  disposizione  dei  cavi  di  precompressione  con  piccola
            eccentricità  permette  di  far  fronte  ai  nuovi  momenti  flettenti  indotti  dai  carichi
            viaggianti e  nel  contempo  migliora  lo  stato  tensionale  delle  sezioni  trasversali
            soggette  a  variazioni  di  segno  del  diagramma  dei  momenti flettenti;  inoltre  la

            soluzione proposta fornisce anche un benefico contributo al taglio, che viene ridotto
            (sullo schema a trave continua) grazie allo sforzo indotto dalla precompressione. Per
            fare  in  modo  che  questa  strategia  sia  efficace  è  però  necessario  prestare  molta
            attenzione alla progettazione del sistema dei vincoli. Questa metodologia riabilitativa
            che è stata applicata come caso studio su un ponte sito nella città di Licata progettato
            da Riccardo Morandi, ha mostrato come un intervento semplice e tecnologicamente
            poco invasivo permette di sfruttare i benefici indotti dall'aumento della robustezza
            globale dovuto al cambiamento dello schema statico e all'utilizzo di precompressione

            esterna.
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