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Il controllo di accettazione va eseguito su miscele omogenee e prevede il campionamento di almeno
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3 provini prismatici 40 x 40 x 160 mm ogni 350 m di muratura realizzata con la stessa miscela nel
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caso di malte a composizione prescritta o prodotte in cantiere, oppure ogni 700 m di muratura
realizzata con la stessa miscela nel caso di malte a prestazione garantita, da sottoporre a flessione,
e quindi a compressione sulle 6 metà risultanti, secondo quanto indicato nella norma UNI EN
1015‐11:2007. Il valore medio delle resistenze a compressione misurate deve risultare maggiore o
uguale del valore di progetto.”
11.10.3 DETERMINAZIONE DEI PARAMETRI MECCANICI DELLA MURATURA
11.10.3.1.1 Determinazione sperimentale della resistenza a compressione.
La prova viene condotta su almeno 6 muretti seguendo la nuova normativa UNI EN 1052-1:2001
Di conseguenza vi sono le prove sulle malte (flessione e compressione) secondo UNI EN 1015-
11:2007 e prove sugli elementi resistenti secondo la UNI EN 772-1.
11.10.3.1.2 Stima della resistenza a compressione.
Le novità sono riportate in questi due passaggi.
“Ai fini dell’uso di tale tabella, nel caso la resistenza a compressione degli elementi sia dichiarata
mediante il suo valore medio fbm, in assenza di una determinazione sperimentale diretta, la
resistenza caratteristica dell’elemento fbk può essere stimata mediante la relazione fbk= 0,8 fbm.”
Inoltre troviamo scritto: “In alternativa alla determinazione sperimentale della resistenza a
compressione, per la stima della resistenza caratteristica a compressione della muratura in
elementi artificiali e naturali, è anche possibile fare riferimento a quanto riportato al § 3.6 della
norma UNI EN 1996‐1‐1:2013, integrata dalla relativa Appendice Nazionale. Per la
determinazione della resistenza normalizzata del blocco fb a cui queste norme si riferiscono,
qualora essa non sia dichiarata dal fabbricante, si utilizzano i fattori di conversione della
resistenza alla compressione media del blocco contenuti nella appendice A della UNI EN 772‐1.”
11.10.3.2 Resistenza caratteristica a taglio in assenza di tensioni normali.
11.10.3.2.1 Determinazione sperimentale della resistenza a taglio.
La novità in questo articolo, dopo aver verificato la resistenza caratteristica al taglio su n. 6 o più
campioni ( con le norme UNI EN 1052-3:2007 e UNI EN 1052-4:2001) è la seguente:
“In alternativa, la resistenza caratteristica a taglio può essere valutata con prove di compressione
diagonale su n campioni di muratura (n ≥6) seguendo, sia per la confezione che per la prova, le
modalità indicate in normative di comprovata validità.”
11.10.3.2.2 Stima della resistenza a taglio.
La novità in questo articolo è la seguente:
“Per caratteristiche dei materiali (resistenza della malta o resistenza dei blocchi) diverse da quelle
contemplate in tabella, è necessario ricorrere alla determinazione sperimentale.”
Vedasi tabella del decreto, la Tab. 11.10.VIII.
11.10.3.3 Resistenza caratterista a taglio.
In presenza di tensioni di compressione, la resistenza caratteristica a taglio della muratura, fvk, è
definita come resistenza all’effetto combinato delle forze orizzontali e dei carichi verticali agenti
nel piano del muro e può essere ricavata tramite la relazione
fvk = fvk0 + 0,4 σn [11.10.4]
dove:
fvk0 è la resistenza caratteristica a taglio in assenza di carichi verticali;
σn è la tensione normale media dovuta ai carichi verticali agenti nella sezione di verifica.
E’ bene specificare inoltre che, per la Resistenza caratteristica a taglio, NON è riportata
nell’accettazione in cantiere, come NON era riportata nel decreto NTC del 2008.