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fornito dal costruttore) e dall’altro è necessario misurare l’effettiva potenza del motore
durante l’esecuzione della prova.
Purtroppo capita ancora troppo spesso che si estrapoli il valore di potenza del motore dal
trend dei dati dell’impianto (per esempio nei giorni precedenti alla prova) invece di
misurarlo durante la prova. Un calo di tensione si ripercuote sulla velocità di rotazione
della girante e, di conseguenza, sul valore della quantità di moto trattata dal ventilatore:
utilizzando un valore di potenza non misurato si otterrebbe un valore di efficienza del
ventilatore assolutamente falsato perché nel valore della potenza non comparirebbe in
nessun modo il calo di tensione; anche per questo motivo l’uso del trend di dati per la
valutazione della potenza del motore non è permesso da nessuno dei testi citati.
Il valore di efficienza è dato dal rapporto tra l’energia fornita dal ventilatore e quella
assorbita dallo stesso con il valore della potenza assorbita a denominatore:
Efficienza = Portata x Pressione totale /Potenza assorbita
5. Importanza della valutazione delle incertezze di misura nei test in situ
Il punto 10 della norma UNI EN ISO 5802 chiarisce in maniera esplicita le differenze che si
possono ottenere tra misurazioni effettuate in laboratorio ed in situ. A differenza delle
prove di laboratorio nelle prove in situ si ha:
- perdite di pressione sull’impianto (per cattivi accoppiamenti o mancanza di sigillature),
ricircoli o presenza di vortici;
- non corretta stima dei valori di resistenza dei vari componenti dell’impianto
- eccessive perdite di pressione dovute ad un componente dell’impianto troppo vicino al
ventilatore con creazione di distacchi di vena, contrazione di vena o altro;
- errori effettivi di misura o di applicazione
Di seguito si riportano i valori di calcolo delle varie incertezze in accordo alla Pubblicazione
AMCA 203. La norma AMCA 803 presenta le medesime formule, mentre la norma UNI EN
ISO 5802 presenta una tabella al punto 10 con i soli valori massimi. Infine la norma ASME
PTC-11 al punto 7, pur fornendo diverse indicazioni rimanda alla norma PTC 19.1 come
riferimento per i vari calcoli.
Si dà maggiore risalto a quanto indicato dai documenti AMCA in quanto, per esperienza
personale, maggiormente utilizzati.