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4.  Microzonazione e Ordinanza 55

            Quanto riportato nel capitolo precedente viene ripreso dall’Ordinanza 55 del commissario per la
            ricostruzione  post-simica  2016,  appendice  1  dell’allegato  1,  che  va  a  sostituire  all’allegato  1
            dell’Ordinanza 24/2018.

            In tale documento viene specificato come la microzonazione incide sia nella pianificazione che negli
            interventi sui manufatti.

            4.1.     Pianificazione

            L’ordinanza  nello  specifico  mette  in  evidenza  come  la  microzonazione  fornisce  informazioni
            quantitative  sull’entità  dell’amplificazione  dello  spettro  di  risposta  della  zona  considerata,
            permettendo il confronto fra la pericolosità sismica del territorio comunale.
            Tali  indici  sono  fondamentali  per  la  pianificazione  del  territorio  e  per  la  pianificazione  della
            ricostruzione  per  valutare  il  contesto  in  cui  si  colloca  tale  zona  per  valutare  le  vie  di  accesso,
            collegamenti fra edifici principali, edifici prospicienti le vie di fuga, nonché la tipologia di edificato
            meno sensibile all’eventuale amplificazione sismica.
            Come riportato nella ordinanza 55, gli strumenti di pianificazione urbanistica comunale, fon gli FA
            dovrebbero:
                a)  individuano il grado relativo di pericolosità locale di ciascuna parte del territorio urbanizzato
                    e urbanizzabile;
                b)  definiscono prescrizioni per la riduzione del rischio sismico, fissando, per le diverse parti del
                    territorio, i limiti e le condizioni per realizzare gli interventi di trasformazione urbanistica ed
                    edilizia.
            4.2.     Interventi sui manufatti

            In questo caso deve essere effettuato un confronto fra gli spettri ottenuti nella specifica zona dalla
            Microzonazione  di  terzo  Livello,  con  quello  ottenuto  con  l’approccio  semplificato.  Dal  confronto
            dovranno essere valutate due condizioni, se nessuna delle due è verificata è possibile utilizzare
            l’approccio semplificato. Se almeno una è verifcata lo spettro previsto dall’approccio semplificato
            può ritenersi meno conservativo di quello di MS3.

            In  questo  ultimo caso  il  progettista dovrà  decidere  come procedere  (risposta sismica locale 1D.
            risposta  sismica  locale  2D,  adottare  gli  spettri  di  MS3),  dandone  adeguata  giustificazione  in
            relazione.
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