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3. Microzonazione, ricostruzione post sismica e nuove costruzioni
Gli studi di microzonazione sismica (MS) trovano la loro diretta applicazione nel campo della
pianificazione urbanistica, fornendo gli elementi necessari alla determinazione della pericolosità del
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territorio sotto il profilo sismico ; tale concetto è stato ribadito e sottolineato anche dal prof. Albarello
nell’incontro tenutosi a Camerino il 26 gennaio 2018, organizzato dall’ordine dei Geologi delle
Marche.
Nell’Ordinanza 24 “Assegnazione dei finanziamenti per gli studi di microzonazione sismica di III
livello ai Comuni interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016”, allegato 1,
premessa ultimo periodo:
Il livello 1 può essere applicato alla sola pianificazione del territorio, mentre il livello 3 si
applica alla pianificazione del territorio e può fornire elementi di supporto alle
valutazioni che il progettista responsabile degli interventi sui manufatti deve
comunque fare sotto la sua esclusiva responsabilità, anche indipendentemente dai
risultati della microzonazione di livello 3.
Dal Rapporto del commissario straordinario del settembre 2017 – si legge al capitolo: CentroMS e
microzonazione simica dei territori dell’Italia centrale colpiti dagli eventi sismici a far data dal 24
agosto 2016.
Il livello 3 di microzonazione sismica, volto alla quantificazione degli effetti di amplificazione
nelle aree stabili e ad un approfondimento conoscitivo delle aree instabili, oltre a consentire
una migliore pianificazione per localizzare in modo ottimale i nuovi insediamenti e le
future aree di espansione, potrà fornire utili indicazioni ai progettisti degli interventi di
riparazione e miglioramento/adeguamento sismico su come pianificare le indagini e
ottimizzare le analisi della risposta sismica locale, comunque previste per la singola
opera dalle norme tecniche vigenti per le costruzioni.
La microzonazione sismica, infatti, fornisce valutazioni quantitative medie in un’area
omogenea dove, tuttavia, la seppur limitata variabilità locale delle caratteristiche geologiche
e morfologiche può determinare puntuali differenze negli effetti di amplificazione. Tali
possibili differenze rendono necessarie analisi specifiche, come prescritto dalle norme
tecniche, da realizzare a livello del singolo edificio. Per questo motivo il progettista può
e deve operare indipendentemente dalla disponibilità degli studi di microzonazione sismica
di livello 3, così come avviene attualmente in pressoché tutti i Comuni italiani che ne sono
privi.
Le Norme Tecniche per le Costruzione (NTC), approvate con D.M. 14.01.2008, e la loro revisione
approvata con D.M. 17.01.2018, richiedono che nella progettazione siano affrontati aspetti comuni
agli studi di MS. È quindi conseguente che tali studi condividano alcuni obiettivi. Occorre però
distinguere la scala alla quale si opera. Infatti, la progettazione è riferita ad uno specifico manufatto
(scala del manufatto) e quindi riguarda ambiti territoriali che possono essere estremamente limitati,
mentre la MS opera su una scala areale ed è riferita ad una microzona la cui estensione può essere
notevole, in dipendenza delle condizioni di relativa omogeneità del sottosuolo (scala della
microzona). In genere, quindi, lo studio a supporto della progettazione fornisce informazioni più
puntuali di quelle che si possono ottenere dagli studi per la MS. Quest’ultima, di contro, offre
informazioni relative ad aree più estese e quindi offre una conoscenza più diffusa, di sicuro interesse
soprattutto per la pianificazione urbanistica e la pianificazione di emergenza. 5
4 Slide V. D’Intinosante, M. Baglione, F. Gallori - LA MICROZONAZIONE SISMICA DI TERZO LIVELLO:
L’ESEMPIO DI FIVIZZANO (MS)
http://www.regione.toscana.it/documents/10180/12262194/ms3_fivizzano.pdf/377fa08f-ac3a-4cfb-b3be-
25e643ad12a8
5 Indicazioni per l’uso delle carte di Microzonazione Sismica di livello 3,
http://www.protezionecivile.gov.it/resources/cms/documents/Indicazioni_uso_carte_livello3.pdf