Page 29 - Master Magazine 8
P. 29

Demoliti i silos granari – Il porto di Ancona in trasformazione



         Giuseppe Brandimarti,
         SPES ITALIA Engineering Srl
         brandimarti79@gmail.com


         1.      Introduzione



         Su progetto della SPES ITALIA Engineering Srl sono stati demoliti dalla Eco Demolizioni Srl,
         in collaborazione con la SIAG Srl, i silos granari all’interno del porto di Ancona.
         Trasformazione è la parola più ricorrente quando si parla del porto di Ancona negli ultimi
         anni.  Un  percorso  di  metamorfosi  legato  al  cambiamento  del  mercato  del  settore  dei
         cereali, che ha visto una forte ed irreversibile riduzione dei traffici nello scalo, a seguito
         della sempre maggiore concentrazione del traffico negli scali di Ravenna e Bari, in quanto
         più prossimi alle grandi aziende di trasformazione.

         Oltre ai problemi del mercato, altro fattore di non poco conto sono stati gli interventi di
         manutenzione  straordinaria  su  silos,  costruiti  negli  anni  ’60,  che  da  una  stima  si
         quantificavano in svariati milioni di Euro. In virtù di ciò l’Autorità di Sistema Portuale del
         Medio Adriatico e la Silos Granari della Sicilia srl, titolare della concessione demaniale,
         hanno optato per la demolizione dei silos e la rimessa in pristino delle aree. La demolizione
         ha liberato la banchina per una lunghezza complessiva di circa 350 metri, con un retro
         banchina di 33.000 metri quadrati.
         Nel  mese  di  marzo  2019  hanno  avuto  inizio  i  lavori  di  demolizione  assegnati  alla  Eco

         Demolizioni srl di Rimini che  in collaborazione  con la  Siag  srl di  Parma, ha eseguito  la
         demolizione impiegando 5 mesi, nel corso dei quali sono state eseguite tutte le complesse
         operazioni di decommissioning, fino all’intero ripristino delle aree esterne.




         2.    L’impianto di stoccaggio dei cereali



         L’intero  impianto,  realizzato  secondo  i  canoni  classici  degli  anni  ’60  del  secolo  scorso,
         presentava una rilevante estensione sia in pianta che in sviluppo verticale.
         In esso si potevano individuare quattro aree ben distinte:
              blocco dei silos, costituito da n. 34 silos cilindrici in calcestruzzo armato di altezza pari
               a ml 35, con diametro interno pari a circa 8,00 ml per una capacità complessiva di
               stoccaggio pari a circa 46.200 tonnellate. In posizione centrale, rispetto ai silos, si
               ergeva una torre in acciaio dell’altezza di ml 46,00 circa;
              area magazzini costituiti da diversi fabbricati aventi un’altezza media pari a 8,5 ml;
              area uffici;

              area più prossima alla banchina dove vi erano due gru mobili su binario realizzate in
               acciaio ed utilizzate per il carico e lo scarico delle merci.
   24   25   26   27   28   29   30   31   32   33   34