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condizioni  ambientali  in  cui  doveva  avvenire  la  demolizione,  nonché  le  necessarie
         tempistiche  da  rispettare  imposte  dalla  Committenza,  si  è  ritenuta  più  valida  una

         demolizione  di  tipo  combinato.  L’utilizzo  dei  mezzi  meccanici  unito  all’abbattimento
         controllato con esplosivo ha permesso di raggiungere un elevato grado di produzione e
         riduzione  dei  termini  di  esecuzione  dei  lavori,  unito  ad  un  aumento  della  sicurezza
         intrinseca ed estrinseca al cantiere. L’abbattimento controllato con esplosivo risulta essere
         un’operazione altamente specialistica in grado di minimizzare i tempi di demolizione, ma
         alzando  contemporaneamente  gli  standard  di  sicurezza,  in  quanto  le  operazioni  sono
         contenute in un ristretto intervallo di tempo e tutti gli operatori sono a debita distanza. Ciò
         non può che essere un notevole beneficio sia a livello sociale che ambientale.
         Dopo aver acquisito la conoscenza dell’intera struttura dal punto di vista architettonico e

         strutturale, facendo anche ricorso a strumentazione di rilievo laser 3d e droni per i rilievi
         dall’alto, nonché indagini diagnostiche e geofisiche per le caratterizzazioni meccaniche e
         fisiche sia della struttura sia del terreno di fondazione. Si è passati alla progettazione vera
         e  propria  che  è  consistita  nel  determinare  il  tipo  di  abbattimento,  il  quantitativo  di
         esplosivo da impiegare, il numero dei pilastri da minare, il piano di tiro da eseguire.
         L’intento  progettuale  è  stato  quello  di  procedere ad  una  demolizione  graduale (da  un

         blocco di n.2 silos fino ad un blocco di n.5 silos) al fine di valutare in cantiere le ipotesi
         previsionali eseguite ed allo stesso tempo far abituare i non addetti ai lavori allo scoppio
         delle cariche detonanti, così da non creare nessun tipo di allarmismo.
         La  presenza  di  strutture  sensibili  vicine  alle  strutture  da  abbattere  (capannone  con
         all’interno scanner per verifica merci in arrivo e partenza) nonché la vicinanza del porto al
         centro  storico  della  città  di  Ancona  ha  comportato  un’attenta  analisi  degli  impatti
         ambientali e delle relative misure di mitigazione.
         Gli impatti ambientali analizzati sono stati:
              sollecitazioni dinamiche nel suolo (vibrazioni) prodotte sia dalla  detonazione  delle

               cariche di esplosivo sia dal crollo della struttura;
              proiezione di detriti causati dalla detonazione delle cariche di esplosivo e dall’impatto
               a terra dei silos;
              rumore generato dalla detonazione delle cariche;
              polveri prodotte dalla disgregazione della struttura;

              salvaguardia dell’acqua marina.
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