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Prima dell’intervento Dopo l’intervento
L’accoppiata dei due sistemi porta quindi ad un aumento del danno e di cedimento della struttura.
Questo ragionamento dimostra come non sia sufficiente controllare solo le velocità ma anche la
frequenza di vibrazione.
Con l’aiuto della tecnologia è stato valutato l’effetto dinamico sulla struttura in termini di
accelerazioni ottenendo dei valori che sono simili, se non addirittura superiori e in alcuni casi
notevolmente superiori, a quelli di una accelerazione sismica anche non riferita alla zona in cui
sorge il fabbricato.
Questo ha portato a fare delle scelte perché in certi casi specifici l’accelerazione era talmente
elevata che risultava incompatibile con la frequenza di vibrazione del campanile.
Per poter valutare l’efficacia dell’applicazione di sistemi di attenuazione sismica in modo efficacie,
oltre alla classica modellazione strutturale, più o meno veritiera e puramente teorica, si è preferito
utilizzare delle strutture reali con forzanti reali a cui applicare il sistema inventato e progettato dal
sottoscritto, misurando “in banco” le deformazioni ed accelerazioni reali, e perfezionando il sistema
con diverse tipologie di strutture della cella campanaria, con diverse campane allineate in senso
orizzontale, o in verticale a più livelli.
Considerato che gli attenuatori sismici elastomerici svolgono la loro funzione limitatamente agli
effetti vibrazionali e non deformativi, abbiamo diretto i nostri studi a trovare un sistema che
permettesse di eliminare quasi l’80% della massa oscillante, tenuto conto che il sistema semplice
dell’oscillatore semplice con la massa in sommità, ben si adatta alla struttura campanaria, ed il