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6. Conclusioni
Dalle considerazioni sopra fatte e dalle analisi effettuate, secondo il sottoscritto, possono essere
tratte delle conclusioni di carattere generale che possono essere di ausilio alla progettazione, che
mutuano quanto già riportato nelle “Indicazioni per l’uso delle carte di Microzonazione Sismica di
livello 3”:
1. Per una corretta valutazione del problema è necessario predisporre un modello geologico e
sismostratigrafico alla scala di dettaglio necessaria per il tipo di azione che si intende
intraprendere.
2. Nelle zone stabili suscettibili di amplificazioni locali la conoscenza di FA può orientare nella
scelta e quantificazione delle indagini da effettuare per l’identificazione delle categorie di
sottosuolo previste dalla norma.
3. FA costituisce un valore di riferimento che sarà tanto più indicativo quanto più il professionista
giudicherà il modello del sottosuolo, definito nella microarea, rappresentativo dell’area di
fondazione del manufatto.
4. Alcuni FA caratterizzano aree il cui modello del sottosuolo non è ben definito nelle NTC, per
esempio aree subito a ridosso dei rilievi (risultati fortemente condizionati da effetti 2D) o
aree in cui è misurato un profilo con inversioni di velocità o aree con morfologie sepolte
(risultati fortemente condizionati da effetti 2D), ossia quando l’andamento delle velocità delle
onde di taglio non risulta monotonicamente crescente verso il basso (forti contrasti di
impedenza ovvero grossi salti di velocità possono portare a forti amplificazioni). In questi
casi il valore di SS di NTC dovrà essere valutato con modelli più complessi di quelli normalmente
assunti nelle NTC.
5. Per gli edifici usuali, cioè da 1 a 4 piani per edifici in acciaio, da 1 a 5 piani edifici in CA e da 1 a
7 piani edifici in muratura, ricadenti circa nel primo intervallo di integrazione (0,1-0,5) quando i
valori di FA sono maggiori di 1.7 si dovrebbe studiare la risposta simica locale.
6. Per gli FA nei periodi superiori (0,4-0,8; 0,7-1,1) i limiti di attenzione sono stabiliti dalle medie
ricavate dalla statistica sopra riportata, ovvero facendo la media di tutti valori ottenuti per tutte le
varie categorie di suolo otteniamo che il valore di attenzione per i periodi 0,4-0,8 è 2,2, mentre
per i periodi 0,7-1,1 il valore di attenzione è 2,5.
7. Nelle zone stabili, con FA=1, previa verifica speditiva dell’effettiva corrispondenza di quanto
riportato nella carta di MS con le condizioni al sito del manufatto e previa esecuzione di indagini
di limitata estensione, è possibile attribuire al sottosuolo la categoria A (o B nel caso in cui una
coltre di alterazione o una fratturazione intensa e pervasiva determinino proprietà meccaniche
riferibili a tale categoria).
8. Nelle zone stabili, con FA=1, bisogna sempre prestare attenzione alla eventuale
amplificazione topografica.
9. In ogni caso per gli edifici rilevanti (classe III) e strategici (classe IV) deve essere sempre
effettuata la RSL.
Tutto quanto sopra riportato è frutto di una lettura personale e critica degli studi di MS3,
dell’ordinanza 55 sulla regolarizzazione degli spettri e di tutti i documenti citati riportati nelle
note.